“IL RISVEGLIO” COMPIE 100 ANNI. L’INFORMAZIONE, L’IDENTITA’ E I VALORI DELLA COSTITUZIONE PER LE STORIE CHE FANNO LA STORIA, NEI PAESI CHE FANNO IL PAESE
Il 6 gennaio di 100 anni fa veniva pubblicato a Ciriè il primo numero del settimanale ‘Il Risveglio’, punto fermo nell’informazione locale torinese, in particolare di Valli di Lanzo e Canavese. Il mio legame con la testata è fortissimo. Perché ci sono cresciuto dentro, da quando il 3 ottobre 2002 – a 16 anni – pubblicai il mio primo articolo. Un pezzo di spalla su Ghazwan Baho, sacerdote iracheno amico da tanti anni. Al Risveglio, con tanti amici ho passato momenti bellissimi, formativi e determinanti. Difficile fare dei nomi qui di persone con le quali siamo cresciuti. Ricordo solo Beppe che al Risveglio mi ha portato. Tutto è poi venuto di conseguenza. Cornelio, Carlo, Ugo, Daniele, Lara, Gianni, Costantino, Maria Rosa, Elisa, Claudia, Elena, Gloria, Mara, Andrea, Giulia, Antonello, Angelo, Alberto, Domenica, Caterina, Vanni, Carla, Bruno, Emiliano, Franco… Tanti non ci sono più, come Augusto. Eppure tutto resta e nulla si consuma. Posso dire, “ho imparato”. E il Risveglio, con qualche pezzo che il Direttore Micali ospita ancora (grazie, Anto!) e qualche focus sul green che ci fa bene, è sempre lì a raccontarci dopo un secolo.
La rete dei giornali locali è per il Piemonte vettore di coesione e identità. Indispensabile per i nostri paesi, collante per la politica e per le diverse sfere sociali. Per questo gli auguri alla Redazione guidata dal Direttore Antonello Micali, all’Editore, a tutti i Giornalisti e ai Lettori, sono anche auguri, guardando a questo secolo di storia, all’informazione locale. Che è l’anima dei territori, comunità essa stessa, con testate che si sono sempre riconosciute nei valori della Costituzione e dell’antifascismo, chi più laico e chi più cattolico, con una stessa anima volta a raccontare le storie che fanno la Storia, nei paesi che fanno il Paese.
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