LA DINAMICA DELL’USCITA

Oggi e ieri, Ostana ha ospitato due giorni di eventi per il festival delle imprese e delle cooperative di comunità. L’hanno organizzato Confcooperative – con gli instancabili Sandro Durando, Massimiliano Monetti, Giovanni Teneggi – e Uncem. Un onore, insieme con Roberto Colombero. Tutti sanno bene quanto Ostana sia un laboratorio. Spinge al ragionamento e alle dinamiche d’insieme. Ospita progresso, idee, conversione dei luoghi. E delle menti. Tant’è che i politici presenti, rappresentanti delle Istituzioni regionali di schieramenti diversi, hanno trovato un clima particolare ad accoglierli. Si sono sentiti accolti da Silvia Rovere e dai suoi concittadini, insieme con tutte le persone arrivate da tutt’Italia. Si è percepito nei loro interventi che hanno plasmato quello che sapevano e volevano dire, all’ambiente che li ha accolti. Solitamente le figure politiche raccontano quello che sanno, che hanno fatto, gli obiettivi. Questa volta hanno detto dell’altro provando a incontrare le teste e i valori di quelle persone in sala che non erano singoli. Insieme hanno condotto un percorso sul futuro figlio di un grande passato che ha messo il paese di fronte al Monviso in una dinamica europea di innovazione. Via via le dinamiche di comunità sono state al centro di riflessioni, analisi, idee tra persone che nella stessa base valoriale si ritrovano e superando steccati dicono come possono stare insieme. Una dimensione multilateralista – per dirla con il Presidente Mario Draghi – ovvero antropologica di scambio che dunque non è antropocentrica, bensì dell’uomo inserito in un ambiente – fisico, materiale, architettonico. artistico, paesaggistico – che lo porta a essere

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