RISCOPRIRSI COMUNITA’. QUALCHE PROPOSTA PER “CAMMINARE INSIEME”

Senza sinergie, dialoghi, legami, nessuno va lontano. E siccome nessuno si salva da solo, la lettera inviata il 21 ottobre 2021 ai Vescovi italiani e al Presidente CEI, Card Bassetti, prova a gettare nuovi ponti.
_____________
Emin.mi Cardinali,
ed Ecc.ze Rev.me,
nel giorno di apertura della Settimana Sociale dei Cattolici a Taranto e a pochi giorni dall’inizio del Sinodo della Chiesa, vengo a Voi con questa mia portandoVi il ringraziamento e la vicinanza dei Sindaci e delle Amministrazioni dei 3850 Comuni montani italiani che Uncem rappresenta da settant’anni. Le Organizzazioni degli Enti locali, “sindacato di territorio” quale è Uncem (Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani), sono impegnate mai come oggi nel generare coesione, nel creare strumenti di Unità tra sistema pubblico, imprese, terzo settore, Università, parrocchie e organizzazioni religiose che operano sui territori.
Al centro della nostra azione vi è la rigenerazione delle “comunità”. Condividiamo – Comuni e Parrocchie – questa urgenza, per dare efficaci strumenti di unità alle nostre comunità. Cioè persone che insieme si ritrovano su un dato territorio e in una certa Storia. Che condividono ideali, tradizioni, storia, futuro. Non abbiamo mai trovato o costruito, come Uncem, muri tra comunità diverse, siano ecclesiali, religiose, di diverse confessioni, di religioni differenti, piuttosto che civili. Gettare “ponti” ci permette di attuare quel messaggio forte del Santo Padre in piazza San Pietro la scorsa Pasqua: nessuno deve restare indietro, perché nessuno si salva da solo. Vale anche per i nostri Comuni, per i Sindaci, per i Comuni insieme.
Vale – questo messaggio di Papa Francesco – per i territori montani, le aree interne e rurali del Paese. Non possono i Comuni, in particolare i più piccoli, lavorare da soli. Nelle montagne italiane vivono 10 milioni di persone. Sono territori in dialogo, in relazione con le aree urbane, che però hanno necessità di specifiche soluzioni e politiche come indicato dall’articolo 44 della Costituzione. Non so se siano sempre “città poste sul monte”… ma guardando al Vangelo mi piace leggere i molti brani nei quali si racconta di Gesù che sale e che lì, sul monte, ad esempio, ci consegna le Beatitudini. Fossero vere anche per i nostri Politici, Sindaci, Amministratori, per me… Ricordo sempre le “Beatitudini del Politico” del Cardinal Van Thuan, oggi sulla strada della Canonizzazione, che dalla prigione e sotto tortura ci indicava la via dell’Unità.
In questa tensione a unire, a cercare il bene comune, a individuare i ponti e a “ricominciare” quando cadiamo – mai da soli (lo diceva sempre una mia comparrocchiana, la Venerabile Maria Orsola Bussone) – anche come Uncem vogliamo agire, aiutando i Sindaci e gli Amministratori locali a sentirsi meno soli. Vincere le sfide delle crisi climatica, pandemica, economica è necessario e siamo insieme a Voi in questo percorso. Ce lo chiede la Laudato Si e non possiamo non “Camminare insieme”, in quello spirito di Comunione che tanto piaceva al Cardinal Pellegrino che al ritiro della Diocesi di Torino scelse Vallo Torinese – mio Comune – per ritirarsi a pregare, scrivere e studiare i Padri, per essere “comparrocchiano e concittadino”, diceva.
Ho molto apprezzato l’avvio del Sinodo, i primi documenti, i materiali elaborati. Ne avremmo tanto bisogno anche come sistema di Enti locali, di un “Sinodo dei Comuni” per capire dove stiamo andando. Non bastano solo leggi e norme. Non bastano convegni. Serve una sinergia nuova e un dialogo rinnovato. L’amico Mons. Piero Coda ha ricordato di recente che “il Sinodo è il più grande evento nella Chiesa dopo il Concilio Vaticano II”. Ne sono convinto. Sperando di attuare presto, in particolare nelle parrocchie, la “primavera del Concilio”. Come Uncem, per quello che è il nostro ruolo, potremo dare qualche contributo al Sinodo – ci stiamo lavorando – per indicare come Parrocchie, Chiesa locale e particolare, stanno insieme ai Comuni, come rinnoviamo Diocesi e Province, come aumentiamo la partecipazione dei giovani nella vita pubblica ed ecclesiale. Molto altro è da fare insieme. Sinergie e Unità che vogliamo cercare. Percorsi da studiare, come quelli per le aree interne e montane da rigenerare, dove fermare spopolamento e abbandono, desertificazione e solitudine (mancanza di Sindaci e di Sacerdoti), sui quali molti Vescovi hanno di recente lavorato convocati a Benevento da Mons. Accrocca, che ancora ringrazio per la lungimiranza e la solerzia.
Volentieri possiamo essere con Voi in questi cammini. Uncem è al Vostro fianco, per dare nuova linfa e opportunità alle comunità. Per una Politica di territorio vero, per guardare ai modelli come La Pira e De Gasperi non con semplice ammirazione, ma quali modelli imitabili, anche di Santità nella politica, che sa generare fraternità e coesione, Unità nella diversità, sinergie tra pezzi di territori e tra paesi che fanno il Paese.
In piena sinergia con Voi, con tutta la Conferenza Episcopale Italiana e i suoi Vertici (in una piramide che, anche per i Comuni, è sempre più “rovesciata” o da rovesciare), cordialmente Vi saluto a nome mio personale e degli Organi Uncem, sperando di poterci incontrare presto e di poter dialogare sul presente e sul futuro delle comunità
Marco Bussone
Presidente Uncem
Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani

 

Nessun commento

Il form commenti è chiuso al momento.