RIGENERAZIONE URBANA. C’È IL GLOSSARIO [TRA LE POLEMICHE DEI FINANZIAMENTI]

E così, mentre infuria la polemica tra i Comuni sulla graduatoria della “rigenerazione urbana” (bando nazionale del Ministero dell’Interno per i piccoli Comuni, a questo link), l’azione culturale e l’elaborazione proseguono. Il nuovo libro curato da Giampiero Lupatelli e Antonio De Rossi per Donzelli, “Rigenerazione urbana. Un glossario” [https://www.donzelli.it/libro/9788855224161] offre spunti, analisi, approfondimenti. Parola per parola. Semplice da leggere e chiarissimo. “Terre Alte” è stata la mia parola, indicata per me dall’amico Giampiero. Di seguito, alcune righe del mio saggio.

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La Montagna Italiana è tornata da qualche anno sotto le luci della ribalta, nelle attenzione delle Accademie (La nuova Centralità della Montagna del Convegno di Camaldoli del Novembre 2019), dei decisori pubblici (Gli Stati Generali della Montagna del 31 gennaio 2020, anticipata dalla sessione tematica della Camera dei Deputati, conclusa con l’approvazione alla unanimità degli ordini del giorno), della stessa opinione pubblica, dei media.
La consapevolezza che le “Terre Alte” sono una risorsa di cui il Paese non può fare a meno appartiene ormai al novero delle cose acquisite. L’elaborazione di un sistema di politiche che trasformi questa consapevolezza in azioni efficaci non lo è ancora.

[…] Le sperequazioni da colmare con il Next Generation EU, in Italia (e così in altri Paesi europei) sono quattro e non tre. Alla “questione meridionale”, alla “questione generazionale”, alla “questione femminile”, che indubbiamente condividiamo, si unisce una “questione territoriale”. E cioè, al sud, come al centro e al nord, come nelle isole, occorre definire percorsi, riforme e investimenti, strategie per colmare i divari tra aree urbane e montane, tra centri e periferie, tra città e paesi. Divari che aumentano e che creano ulteriori disuguaglianze, oltre a spopolamento, fragilità, desertificazione economica e sociale. La transizione ecologica e digitale permettono di invertire questi processi, nella logica dell’ecologia integrata. E il “patto” necessario tra città e montagne è fondamentale. Servono guide illuminate e scelte, illustratori di futuro, costruttori di comunità, creatori di nuovi tessuti economici e sociali. Politica vera.

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